Gli ambienti del lago
Il bosco idrofilo
Le formazioni arboree della Riserva Naturale del Lago di Montepulciano occupano circa 22 ettari di superficie. La maggior parte di esse deriva da porzioni residuali di vecchi impianti artificiali di pioppo non più in coltivazione. Vi sono poi nuclei di salici e pioppi di origine spontanea, ed un bosco più esteso e strutturato situato in prossimità della Casetta. Considerata la rarità di questi boschi, soprattutto nella Toscana interna, anche frammenti come questi risultano assai significativi, tanto più se inseriti in contesti di mosaico complesso.
Qui trovano rifugio numerosi insetti, fra i quali un coleottero carabide, il Carabus clatrus antolellii molto raro e minacciato. Ai boschi igrofili sono legate anche alcune specie di anfibi, come la Rana dalmatina, ed alcuni pipistrelli arboricoli.
La dotazione del bosco di necromassa, ovvero di alberi morti e piante deperienti, in piedi e a terra, è il fattore che maggiormente accresce la biodiversità forestale.
Interventi di miglioramento delle formazioni boschive sono indirizzati verso una graduale naturalizzazione di popolamenti arborei di origine artificiale.