Storia e tradizione


Sapori della Val di Chiana

Siamo in Val di Chiana, nelle terre di Siena, ma l’Umbria è a due passi. Le tradizioni sono di diretta discendenza contadina e anche a tavola mantengono quel forte legame con la terra che caratterizza saperi e sapori di questo territorio. Che si tratti di carni (la chianina, il bovino più grande del mondo è stato selezionato qui per la prima volta), di formaggi, di salumi di Cinta, di olio o di vino, tutto ciò che assaggerete nella Val di Chiana Senese sarà caratterizzato dalla semplicità, con pochissime concessioni o rivisitazioni in chiave moderna. E anche se qui siamo davvero lontani dal mare, abbiamo un lago dalle acque pulitissime grazie al quale si può gustare dell’ottimo pesce con preparazioni talvolta abbastanza sconosciute altrove. Ecco tre suggerimenti, scelti tra mille che potremmo fare, da prendere anche come spunto per fare una capatina ad uno dei ristorantini che si affacciano sulle sponde lago:
Il brustico
Un falò di canne sarebbe l’ideale per la preparazione di questo piatto, tanto semplice quanto gustoso. Sulla brace si pone una griglia con del buon pesce persico pulito e si cuoce fino ad abbrustolirlo leggermente. Poi, basterà solo un po’ d’olio extravergine, sale, pepe, aglio salvia e rosmarino. Il tutto da mandare giù con un buon vino bianco di questa zona: il Bianco Vergine della Valdichiana
Il tegamaccio
È un piatto popolare, preparato da tempi immemorabili nel territorio del lago. Può essere definito la versione lacustre del cacciucco. E’ un piatto saporitissimo da preparare utilizzando il luccio, la tinca, la carpa e – assolutamente obbligatoria – l’anguilla; con sapiente accompagnamento di cipolla, aglio, un po’ di vino rosso, pomodoro e basilico, peperoncino e pane toscano, olio e sale. Da terminare facendo senza ritegno una bella “scarpetta”. Con pane toscano, ovviamente.
I pici con le uova di carpa o pesce di lago
I pici sono il tipo di pasta fresca più celebre e diffuso in tutta la provincia e anche oltre. Sono dei semplici spaghettoni tirati a mano (e qui sta il difficile) fatti solo con acqua e farina. Si possono accompagnare a sughi di cacciagione, con un sugo di nana (la nana è il nome in vernacolo dell’anatra), con una salsa di pomodoro all’aglione (un aglio in versione… gigante, caratteristico della Val di Chiana), con le briciole o con un’infinità di altri condimenti. Visto il luogo, non possiamo che consigliare la versione con uova di carpa, dal sapore delicatissimo e molto, molto particolare.